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Quella di Marilù in Come le stelle d'estate è una scrittura intima e profonda che porta a galla sentimenti ed emozioni. L'autrice, infatti, scava a fondo ed è proprio grazie ad essa che la scrittura assume il ruolo di catarsi, crescita e liberazione. La prima parte è un inno dedicato al padre scomparso, una confessione a cuore aperto del suo amore sconfinato che delinea un quadro preciso a colori vivaci di un uomo amorevole e forte, nell'intento di tener vivo il ricordo, buttando alle ortiche il tempo rubato prematuramente. Un rapporto unico, quello tra Marilù e il padre, complice, carico di tenerezza, legato da un filo invisibile in questa "corrispondenza d'amorosi sensi", come ben ci ricorda il nostro caro Ugo Foscolo.